La Grotta di Nettuno ad Alghero
Alghero ha ricevuto dalla natura tanti doni, il più prezioso però è forse la Grotta di Nettuno a Capo Caccia.
Non è un’esagerazione dire che vi lascerà a bocca aperta. Volete sapere cosa c’è dentro?
Vi sveliamo cosa si vede al suo interno, come raggiungerla ed organizzare il vostro soggiorno per visitare la grotta.
Ma prima, vi raccontiamo un po’ di storie che dovete sapere.
Storie dalla Grotta di Nettuno
Molto probabilmente, non sapremo mai come e quando sia avvenuta realmente la scoperta della grotta.
La fonte più antica a noi pervenuta, dice che sia stato un certo Ferrandino, un semplice pescatore di Alghero, ad esplorarla per primo durante il 1700.
Tuttavia non sappiamo se crederci.
La presenza sul territorio di resti di insediamenti risalenti al I secolo, fa sospettare che la grotta fosse conosciuta ed esplorata già dagli antichi romani.
Le prime escursioni
Ad ogni modo, dalla “scoperta” ad opera dell’avventuroso Ferrandino, per almeno 150 anni, vennero organizzate regolari visite alla Grotta.
Le escursioni erano organizzate esclusivamente in estate attraverso il noleggio di barche da Alghero.
C’erano molte aspettative e trepidazione. Si partiva in barca intorno alla mezza notte per raggiungere la grotta all’alba.
Nel buio delle prime ore del giorno, alcuni marinai precedevano i visitatori addentrandosi nella grotta per illuminarla accendendo le candele generosamente distribuite al suo interno.
Immaginate che spettacolo.
L’Escala del Cabirol
La Grotta di Nettuno fu raggiungibile esclusivamente via mare fino al 1954.
In quell’anno fu inaugurata l’ Escala del Cabirol – o scala del capriolo per tradurre il nome dal Catalano algherese – per raggiungere la grotta via terra.
Lunga 400 m e composta da 660 gradini, la scala fu progettata da Antoni Simon Mossa, architetto e filosofo che all’epoca fu sovrintendente ai beni culturali.
L’Escala del Cabirol segue tutta la parete rocciosa alta 119 metri.
Vi garantiamo che la vista della scala magnificamente costruita che scende lungo la parete sul mare è già uno spettacolo che vale la pena vedere.
Prima di entrare nella grotta però, dovete sapere anche della Madonna del Frontuni.
La Madonna del Frontuni
Tappa d’obbligo per chi arriva a visitare la grotta via mare è fermarsi presso una incavatura della scogliera per vedere il quadro della Madonna col Bambino che i pescatori provenienti da Torre del Greco, portarono in dono al luogo durante l’800.
Ancora oggi c’è un’usanza fantastica. Chiusa la stagione di pesca del corallo, a settembre, le barche di pescatori organizzano una festosa processione fino alla Madonna del Frontuni per renderle omaggio.
E adesso, passiamo allo spettacolo più straordinario di tutti: La Grotta di Nettuno.
Volete sapere cosa c’è dentro?
Le sale della Grotta di Nettuno
La grotta è immensa e paragonata ad un palazzo reale per la sua struttura e gli ambienti interni che ricordano il le sale di un castello.
Appena ci si addentra, si resta senza fiato davanti alla sala che ospita il Lago La Marmora, considerato uno dei laghi salati più grandi d’Europa.
Ciò che accomuna tutte le sale, sono le formazioni stalagmitiche. Vere e proprie sculture naturali che spesso assumono forme a noi familiari.
Per questo all’interno delle varie sale troveremo “l’Acquasantiera”, “l’Albero di Natale” o “il Grande Organo”.
In genere il tour si conclude nella “Tribuna della Musica”, una balconata naturale nella sala del lago che ha questo nome per ragioni particolari.
La Tribuna della musica
Vi ricordate di quando si organizzavano le prime escursioni? Ebbero talmente successo che personaggi illustri, quali sovrani e membri della corte, erano soliti organizzare delle visite speciali.
Durante questo tipo di eventi o altre occasioni particolari, quando il tour terminava, gli ospiti venivano condotti in barca su una spiaggetta nella sala del Lago.
Qui era possibile danzare mentre un’orchestra suonava dalla Tribuna della Musica.
Possiamo solo immaginare quanto fosse stupendo essere lì!
Come arrivare alla Grotta di Nettuno
La grotta è facilmente raggiungibile dal centro di Alghero sia in auto che autobus.
Il sito dista infatti soltanto 25 km dalla città e il percorso in sé è già uno spettacolo: un susseguirsi di paesaggi mozzafiato che renderanno il viaggio estremamente piacevole.
Da Alghero dirigetevi verso Fertilia, passando per la Strada statale panoramica SS127bis.
Una volta imboccata la Strada Provinciale 55 raggiungerete la Escala del Cabirol sul punto più estremo si Capo Caccia.
Prima di recarvi alla grotta, è importante chiedere disponibilità per le visite e le info di organizzazione contattando la struttura.
Dove soggiornare per visitare la Grotta di Nettuno
La soluzione più comoda quando si viene in vacanza in Sardegna è soggiornare presso una struttura da cui si possono raggiungere facilmente tutte le attrazioni e le zone di interesse di una certa area.
E naturalmente, anche le spiagge di Alghero!
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