Natale in Sardegna : tradizioni delle feste e dove passarlo
Il Natale in Sardegna acquista un valore tutto particolare. È fatto di tradizioni speciali, alcune accomunano l’isola con il resto d’Italia, altre invece sono molto più esclusive della zona o comuni a pochi altri luoghi.
In particolare sono quattro le tradizioni sarde più tipiche del Natale.
Voi ne conoscete già qualcuna?
1 – Natale in Sardegna: “Sa Notte ‘e Xena” – la notte della cena
La notte della Vigilia è quella più importante delle feste e come di consueto la famiglia si riunisce per cena. La particolarità della tradizione sarda riguarda due aspetti di questa cena speciale: le pietanze che vengono preparate e servite a tavola e un rito che da inizio all’evento conviviale.
Iniziamo a raccontarvi cosa c’è a tavola la cena della Vigilia in Sardegna.
A tavola, in base alla zona dell’isola, si ritrovano un po’ tutti i sapori tipici: culurgiones, malloreddus, agnello, porceddu sardo preparati secondo la tradizione, sono i protagonisti del menù ispirato dai prodotti della terra, ma in alcune zone si prediligono piatti a base di pesce ed astice.
Per i dolci ci sarebbe tutto un lungo elenco di preparazioni, ma quelli che rappresentano maggiormente sull’isola sono senza dubbio: il torrone bianco, soprattutto ad Alghero, i dolci a base di mosto cotto e frutta secca, in particolare il ricchissimo pane alla saba e i mostaccioli. Quelli più famosi sono i mostaccioli di Oristano che vengono fatti lievitare per settimane. Il risultato sono dei dolci leggerissimi e senza grassi!
Ma parliamo del rituale che si svolge prima della cena.
La tradizione vuole che la cena della Vigilia sia consumata in una casa con camino e che prima di sedersi a tavola, venga bruciato un ceppo particolare appositamente tagliato e conservato per l’occasione.
“Su truncu de xena” riscalderà la sala per tutta la durata della cena.
2 – La tradizione di “Sa Candelaria”
Anche se effettivamente “Sa Candelaria” riguarda la notte del 31 Dicembre, questa usanza rientra tra quelle del periodo natalizio. È tipica soprattutto della zona di Nuoro e dintorni e non è altro che la versione natalizia del “dolcetto o scherzetto” che si fa anche ad Halloween in Sardegna.
Se ve lo siete perso, leggete il nostro articolo sulle tradizioni di Halloween in Sardegna.
L’ultima notte dell’anno, i bambini sardi bussano di porta in porta chiedendo ai padroni di casa “Sa Candelaria” : un ricco bottino di biscotti, dolci alla saba e addirittura qualche moneta da poter spendere in altri dolci o giochini.
3- “Sa Miss ‘e Pudda”, la Messa di Natale
Questa è la tradizione che più accomuna la Sardegna con il resto dell’Italia: La Santa Messa di Natale.
Celebrata rigorosamente a mezzanotte tra il 24 e il 25 Dicembre dopo i festosi rintocchi delle campane. Il rito è accompagnato da gioiosi canti e, per l’occasione, anche la Chiesa è addobbata in modo particolare con esposizione del presepe, luci e simboli di festa.
4- Il canto della Sibilla ad Alghero
La tradizione del Canto della Sibilla contraddistingue la città di Alghero. Si tratta di un evento unico che celebra il legame tra la città e la Catalogna.
La notte del 24 Dicembre, viene intonato il canto medievale nell’antica lingua catalana. Immagini dalla Bibbia prendono vita nell’immaginario degli spettatori. Un aspetto della cultura locale molto suggestivo.
Dove passare il Natale in Sardegna
La Sardegna è stupenda in ogni periodo dell’anno e c’è sempre qualcosa di nuovo da vivere e scoprire. Una vacanza sull’isola quindi è sempre una buona idea!
Per il Natale, ma anche durante il resto dell’anno, l’ideale è soggiornare in una zona tranquilla che permetta di mantenere la propria privacy, ma che allo stesso tempo sia vicina ai centri storici di Sassari, Alghero, con le sue magnifiche spiagge e che permetta di visitare tutte le più belle zone della Sardegna nord-occidentale.
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