Punta Giglio ad Alghero

Punta Giglio ad Alghero è uno spettacolare promontorio di formazione calcarea. Sapevate che negli ultimi anni è stato oggetto di tante diatribe attorno ad un progetto di rinnovamento?
Monica, dallo staff di Domus 81 ci racconta la sua esperienza alla scoperta del nuovo territorio di Punta Giglio. Preparatevi a delle novità imperdibili.

I lavori di rinnovamento e l’ex base militare di Punta Giglio

Una domenica di Febbraio, più precisamente il giorno del mio compleanno, decido di regalarmi la visita di Punta Giglio, perché da poco quest’aerea è stata riqualificata, pulita e resa fruibile ai fini di un turismo nuovo, responsabile e coerente. 

Ho sentito parlare molto in questi ultimi mesi di Punta Giglio, ho visto striscioni ad Alghero con la scritta “Punta Giglio Libera”, insomma tanti scontri e diatribe dietro a questo progetto di rinnovamento di Punta Giglio, inserito nel Parco di Porto Conte.

Questa area in passato è stata un importante avamposto militare nascosto dalla selvaggia vegetazione mediterranea. Terminata la sua utilità come arsenale, la zona non è stata altro che uno spazio pubblico abbandonato a sé stesso.

Dopo tante lotte ed interventi di recupero del territorio, Punta Giglio torna a vivere, risorgendo dalle sue ceneri come una splendida Fenice e non potevo perdermi questa meraviglia.

Parto assieme alla mia cagnolina alla volta di questa tappa misteriosa.

Il Percorso per Punta Giglio

Una volta raggiunto il promontorio, ci sono almeno 3 km di salita a piedi seguendo il percorso principale per Punta Giglio. Proseguiamo adagio godendo dell’ambiente naturale che è molto curato e ci divertiamo ad osservare flora e fauna locali.
Lungo il percorso ci sono tanti cartelli con didascalie che spiegano le varie specie e le loro caratteristiche.

Per questo percorso consiglio scarpe da trekking oppure mountain bike.

Proseguendo la strada si apre, la vegetazione si fa bassa e si vedono il mare e Capo Caccia sullo sfondo, siamo quasi arrivate.

Di tanto in tanto mi fermo a parlare con altre persone che come me sono accompagnate dai loro cani, la mia cucciola è molto socievole e ha sempre bisogno di fare nuove conoscenze!

Incontro stranieri e italiani, ho la netta sensazione che qualcosa sia cambiato sulla nostra responsabilità ambientale e questo mi fa sperare bene anche per il futuro.

Siamo arrivati sulla punta estrema, il punto più alto della Falesia di Punta Giglio.

Un santuario della natura, pieno di bellezza. Un paesaggio mozzafiato, tra mare, pinete e profumo di resina.

Cosa c’è in cima al promontorio?

Mi sono fermata in un punto al sole, ho respirato profondamente e per un attimo mi sono sentita parte integrante del posto un tutt’uno con la natura. Succede quando certi luoghi trasmettono molto.

Qui c’è anche un ristorante/bar dove ci si può fermare per uno snack o pranzo. Ci sono dei piccoli terrazzini sui quali si può salire per ammirare il paesaggio.
Anche qui cartelli descrittivi inerenti al vecchio arsenale e tratti di storia della vecchia Batteria che viveva su questo scoglio ai tempi della guerra.

La mia voglia insaziabile di esplorare il territorio non è finita: lungo la via del ritorno, verso Alghero, ci fermiamo a  Porto Conte a visitare il Faro e la torre costiera medievale.
I fari  hanno un fascino particolare,  mi incuriosisce sempre leggerne la storia!
Suggerisco di fare lo stesso al ritorno da Punta Giglio anche a voi.

Alla fine della giornata la mia mente è ancora persa nel ricordo di quanto visto a Punta Giglio: posto suggestivo, da visitare assolutamente.

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